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Impatto della sostenibilità ambientale sull’export delle aziende italiane

7 Dicembre 2023
Scritto da Giulia Perri
Cosa si intende per sostenibilità e cosa significa l’acronimo ESG, di cui tanto si sente parlare? ESG identifica i tre pilastri della sostenibilità, che sono l’Ambiente (Environment), Sostenibilità sociale (Social) e gestione economico-finanziaria della sostenibilità, anche attraverso la rendicontazione (G di Governance).
In questa sede vogliamo chiarire cosa si intenda veramente quando si parla di Environment, di Ambiente riferendoci alla sostenibilità.
Oggi le imprese, per stare al passo con lo sviluppo del mercato e della società, non possono fare a meno di perseguire un’economia ecologica, in quanto si è determinato negli ultimi anni una modificazione profonda del modo di intendere il capitalismo, la produzione, il modo di essere imprenditori e di creare profitto.
Per essere sostenibili, tuttavia, non basta che le aziende si comportino in modo conforme alle leggi, nazionali o comunitarie, che regolamentano l’ampio spettro delle tematiche ambientali. Non è sufficiente rispettare il Testo Unico dell’Ambiente, per intenderci, anche allo scopo di evitare sanzioni pecuniarie o penali.
L’obiettivo dell’imprenditore è quello di far sì che la propria azienda abbia tra le proprie finalità quella di salvaguardare le generazioni future, che dovranno essere nelle condizioni di soddisfare i propri bisogni, secondo una evoluzione del pensiero economico che ritiene che l’attività produttiva di beni o servizi non possa più essere svolta se non vengono contemporaneamente messe in campo azioni per mitigare gli impatti ambientali di tali attività.
La c.d. Agenda 2030, programma di azione delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea, si fonda sui 5P (pilastri) dello sviluppo sostenibile: People, Planet, Prosperity, Peace, Partnership, che devono essere realizzati avendo come obiettivi i c.d. SDG, che cono 17 Sustainable Development Goals.
Per fare ciò occorre intervenire sull’organizzazione della produzione, ma è anche assolutamente fondamentale rivolgersi a un legale specializzato nella materia, che possa offrire una consulenza sugli aspetti giuridici da affrontare.
Nella squadra dell’azienda che si occupa di sostenibilità non può mancare un consulente legale, sempre aggiornato sulle modifiche normative e in grado di affiancare gli altri professionisti nel guidare le imprese in questo affascinante avventura che è la sostenibilità.
Che non è “moda”, non è per anime benpensanti, ma conviene economicamente, a livello di brand e per non perdere o guadagnare posizioni di mercato, in cui la clientela e gli stakeholders sono sempre più esigenti e anche pronti a intentare causa, se ritengono di essere danneggiati. Questo all’estero sta già accadendo, e succederà anche in Italia soprattutto nel settore dell’export, in cui il rischio di essere espulsi dalla supply chain dei paesi esteri (Germania, per esempio), che hanno una legislazione molto avanzata, non è un rischio astratto ma che potrebbe creare non poche problematiche.
Avv. Giulia Perri, foro di Milano